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Servizi, prodotti e professionalita'

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Contratti di Rete

Consulenza e assistenza legale per la creazione di reti di imprese, reti tra professionisti, reti miste e altre soluzioni aggregative. Si accompagnano i clienti nella creazione del progetto aggregativo: dal sorgere dell’idea fino alla venuta ad esistenza della rete seguendo, passo passo, ogni snodo del percorso con la competenza fatta di formazione ed esperienza a tutto tondo sul tema.

Contrattualistica B2B

Si assistono le imprese curando la redazione di testi contrattuali per le loro iniziative in ambito nazionale e internazionale, con soluzioni create ogni volta su misura della singola fattispecie concreta. Si offre assistenza anche nella negoziazione per addivenire alla redazione di accordi commerciali tra imprese per la produzione, circolazione e gestione di beni e servizi. I settori target sono molteplici: dal mondo della progettazione, all’agroalimentare, passando per il settore edile e cantieristico fino ai settori innovativi.

Data Protection: Compliance e Privacy

Consulenza, supporto e formazione in materia di privacy. Si prestano assistenza e consulenza dedicate a tutte le imprese che devono mantenere la conformità al GDPR dallo svolgimento dell’ attività di “audit”, alla revisione delle politiche aziendali, alla predisposizione di atti e modulistica.

Approfondimento: Reti Impresa

“Nella lunga storia del genere umano (e anche del genere animale) hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare con più efficacia”, nelle parole di Charles Darwin risiede una verità e un monito al quale è difficile sottrarsi, tanto più a fronte delle sfide che i contesti economici e strutturali pongono.

Nell’ambito dell’ampio fenomeno economico in cui più imprese, indipendenti e autonome, operano nel mercato, in modalità aggregata, una posizione molto significativa e centrale viene oggi ricoperta dai contratti di rete.

Lo strumento giuridico ha ricevuto previsione normativa nel nostro ordinamento giuridico (e, a quanto risulta, per il momento solo nel nostro) dal 2009: l’originario nucleo di disposizioni, infatti, è stato introdotto, in sede extracodicistica, con l’art. 3 comma 4-ter e ss. del Decreto Legge n. 5/2009.

Il contratto di rete è un contratto con cui gli imprenditori, per accrescere individualmente e collettivamente la propria competitività e la propria capacità innovativa, si obbligano sulla base di un programma comune a collaborare in forme e in ambiti predeterminati (attinenti all'esercizio delle proprie imprese) ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni (di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica) o ancora a esercitare in comune di una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa.

Il contratto di rete si identifica in ragione dello scopo di accrescere la capacità innovativa e competitiva delle imprese contraenti. Esso si sostanzia in una disciplina, che le parti stabiliscono per i loro rapporti di collaborazione e cooperazione, e la cui definizione è ampiamente rimessa alla libertà contrattuale.

Ma perché le reti?

Interdipendenza non è certo parola nuova, ma nuovo e attuale è il bisogno di “reciprocità e collaborazione a una più vasta unità” Il tessuto produttivo italiano si caratterizza per la presenza di oltre il 95% di microimprese (con meno di 10 dipendenti), e questo, da sempre, ha conferito loro la capacità di essere snelle, elastiche, veloci, reattive (ricordiamo tutti, lo slogan “piccolo è bello”) tuttavia, la dimensione può rivelarsi un’arma a doppio taglio in quanto, spesso, si rivela caratteristica fortemente limitante.

Limitante ove l’impresa necessiti di varcare i confini nazionali, limitante ove sorga la necessità di fare ricerca e sviluppo, limitante ove occorrano nuove conoscenze e skills e la singola impresa, da sola, non abbia la forza per cavalcare un’onda.

Nel 2009 con l’art. 3 comma 4.ter e ss. del D.L. n.5 è stato introdotto il primo impianto di disciplina dello strumento dei contratti di rete. All’originario impianto di disciplina hanno fatto seguito numerosi successivi interventi legislativi, portando la definizione della norma a una maturazione a uno sviluppo sempre più attento e mirato. L’attuale quadro e tutta la normazione a corredo costituiscono una fattiva reazione dell’ordinamento giuridico alla situazione derivante dalla frammentazione proprietaria e parcellizzazione produttiva che sono corollario della piccola dimensione delle imprese italiane.

Da un’analisi degli effetti del contratto di rete sulla performance delle imprese, comparando i risultati prodotti da imprese in rete rispetto alle imprese simili in partenza, ma non in rete, è stato rilevato che quelle che hanno aderito a un contratto di rete hanno registrato una migliore dinamica occupazionale, superiore di 5,2 punti percentuali ad un anno, di 8,1 a due anni e di 11,2 a tre anni. L’impatto della rete sulla dinamica del fatturato di chi si aggrega è stato ancora più rilevante: da +7,4 punti percentuali dopo un anno a +14,4 dopo tre anni.

Indubbiamente i numeri sono eloquenti e molto ci dice anche il fatto che il numero delle reti continua a crescere, giungendo ad essere quasi 45.288 le imprese aggregate a marzo 2022 e 8.382 le reti esistenti. Si aggregano in rete imprese di ogni settore produttivo, di ogni dimensione e le reti non sono necessariamente mono-settoriali, ma possono essere trasversali. La composizione e configurazione della rete dipende dagli obiettivi che le imprese che si prefiggono nell’aggregarsi.